Le notti bianche, redatto dallo scrittore russo Fedor Dostoevskij, è un titolo che ho acquistato presso la libreria IBS+Libraccio (sita in Via Nazionale, Roma) alla modifca cifra di 6.90 euro. Letto tutto d'un fiato in un paio di ore, e con tanto di lacrimuccia finale, è stato senza dubbio una delle mie migliori letture.
Sinossi
Il romanzo, appassionato, intenso e struggente, è ambientato nella Pietroburgo ottocentesca in cui il narratore (di cui non viene mai menzionato il nome) incontra la diciassettenne Nasten'ka. Lui: sognatore, solitario, con una fervida immaginazione e brama di conoscere; lei: pavida, insicura, inesperta e confusamente innamorata. Il loro incontro segnerà per entrambi un'importante svolta: il narratore avrà modo di vedere concretizzate, sia pur per un'istante, le sue fantasie; Nasten'ka, dopo vari tentennamenti, per mezzo della sicurezza impartitagli dal suo nuovo amico riuscirà a trovare il coraggio di andare incontro all'amore promessogli dal suo amato, venendo meno a quello del narratore. Egli, dopo quattro notti di speranze, dubbi, felicità, delusioni e scoperte scoprirà che l'iniquo destino non gli ha riservato altro fuorchè la solitudine che, in conclusione, è l'unica cosa che non lo ha mai abbandonato e mai lo farà.
Commento
Il libro, ed in particolare la trama, l'ambientazione ed i caratteri dei protagonisti, mi ha colpito molto per l'alto grado di coinvolgimento che riesce a concedere. Insieme allo stile minuzioso e lineare di Doestoevskij emergono chiaramente le sue inquietudini attraverso le parole che fa pronunciare al narratore e alla particolare attenzione riposta nel descrivere i cambiamenti interiori dei personaggi.
Il mio giudizio non può che essere positivo. La lettura, completabile in pochissimo tempo, offrirà interessanti spunti di riflessione, in particolar modo sulle peculiari esperienze quotidiane che i due ragazzi hanno vissuto e che, senz'altro, hanno concorso decisivamente allo sviluppo dei tratti caratteriali dei due giovani.
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